Chi è il paleontologo
Chi di noi, almeno una volta, giocando in cortile o guardando un film sui dinosauri non ha sognato di trovare un importante fossile o fare una scoperta in grado di cambiare la storia? Abbiamo sognato di essere esploratori alla ricerca di antichi esseri viventi provenienti da epoche remote e sconosciute.
Abbiamo sognato di essere, insomma, dei paleontologi.
Il paleontologo è colui che studia la paleontologia. Il nome paleontologia deriva dal greco παλαiός «antico», ὤν ṑn «essere, creatura» e λόγος lògos «studio». Su Treccani la definizione di paleontologia è “Disciplina che studia gli animali e le piante vissuti sulla Terra in epoche trascorse, rivelati attraverso i loro resti fossili”.
Il paleontologo cosa studia?
La paleontologia, come oggi la conosciamo, nasce nel XVII secolo, come risultato delle intuizioni di Niccolò Stenone sulla natura dei fossili e della stratrigrafia.
Il paleontologo, quindi, attraverso lo studio dei fossili cerca di ricostruire i processi evolutivi degli organismi. Con fossili intendiamo i resti di animali o vegetali, oppure le tracce lasciate negli strati rocciosi dagli organismi vissuti in epoca precedente alla nostra.
Paleontologia, scienza storica
La paleontologia, disciplina studiata dal paleontologo, è una delle scienze storiche capace di descrivere i fenomeni del passato ricostruendone le cause.
In quanto scienza anche la paleontologia si caratterizza per l’utilizzo di un metodo strutturato in questo modo:
- Descrizione del fenomeno passato;
- Sviluppo di una teoria sulle cause dei cambiamenti collegati al fenomeno;
- Applicazione della teoria per verificare i fatti.
Gli studi effettuati dai paleontologi e il conseguente aumento di conoscenze ha permesso di individuare diverse sotto discipline. Una prima grande suddivisione è quella tra paleontologia generale e paleontologia sistematica.
La prima riguarda, tra le varie branche, i processi di fossilizzazione, la biostratigrafia e la paleocologia; la seconda, invece, riguarda la descrizione e la classificazione dei fossili.
Il paleontologo e il confine sottile con altre discipline
Possiamo affermare quindi che mentre la paleontologia si colloca tra biologia e geologia grazie allo studio dei fossili, l’archeologia studia i manufatti umani. Per questo motivo è giusto non confondere il paleontologo e l’archeologo.
Bisogna però specificare che il confine tra la paleontologia e le altre discipline sta diventando sempre più sfumato sia perché è diminuita l’età dei reperti, sia perché le ricerche, i metodi di indagine e la tecnologia si caratterizzano sempre più per un metodo di studio multidisciplinare.
Come diventare paleontologo
I percorsi universitari più indicati per diventare paleontologo sono quelli che riguardano la geologia o le scienze naturali, questo perché consente di imparare a conoscere le tante discipline che sono necessarie per approcciarsi alla paleontologia. La Società Paleontologica Italiana ha fatto un censimento dei corsi di laurea esistenti in cui fossero presenti contenuti inerenti a tematiche paleontologiche almeno per il 50%.
È emerso che nell’anno 2020/2021 l’offerta comprendesse un totale di 48 corsi di Laurea Triennale e 45 corsi di Laurea Magistrale distribuiti su tutto il territorio nazionale.
L’idea della Società Paleontologica Italiana è quella di mantenere sul proprio sito un elenco da aggiornare annualmente raccogliendo le proposte formative degli atenei italiani da mettere a disposizione a tutti gli studenti che concluse le scuole superiori intendono intraprendere gli studi paleontologici universitari o quanti terminato il percorso triennale intendono proseguire con gli studi magistrali.