Intrecci: costruire lo spazio

Esistere è occupare spazio, costruire spazio, inventare spazi così diceva la grande Maria Lai.

Dalla nostra interpretazione di questo assunto, prende il via “Intrecci”, un progetto finanziato dall’Assessorato per la difesa dell’ambiente della Regione Sardegna, che per i prossimi 10 mesi, vedrà interessata la popolazione di Masullas, Mogoro, Gonnostramatza, Siris, Pompu e Simala. 

 “Intrecci” sarà quindi un reticolo di persone ed azioni, per rioccupare, riscostruire e reinventare il nostro territorio. Un percorso che coinvolgerà i cittadini e comprenderà diverse attività pensate per promuovere e attivare processi e percorsi di coinvolgimento della comunità nella tutela dei beni comuni.

IL PROGETTO

“Tornate, non dovete fare altro. Qui se ne sono andati tutti, specialmente chi è rimasto”

(Franco Arminio)

“Intrecci” è un progetto tanto semplice, nella sua idea, quanto unico, nella sua realizzazione: curare il bene comune, riqualificare aree urbane degradate per metterle a disposizione del territorio, coinvolgere la cittadinanza, valorizzare le ricchezze materiali ed immateriali del territorio. 

Come il giunco che, lavorato sapientemente, da umile pianta si può trasformare in un meraviglioso cesto, allo stesso modo le azioni delle persone può convertire in giardini da vivere i numerosi terreni abbandonati di Masullas. 

In una realtà dove lo spopolamento rappresenta una delle principali criticità, “Intrecci” si pone come mezzo per valorizzare, coinvolgere e stimolare la riflessione degli abitanti nel capire il valore del patrimonio che li circonda. 

Oltre alla pulizia e la cura delle aree verdi abbandonate, il progetto prevede:  workshop tematici, un concorso di design per progettare arredi urbani con materiali sostenibili che verranno poi inseriti nelle aree di intervento del progetto stesso, e diverse azioni (teoriche e pratiche) volte a sensibilizzare la collettività sul concetto di sostenibilità e sull’importanza del reimpiego dei materiali di scarto. 

Cura, partecipazione e valorizzazione. Queste sono le tre parole che descrivono il progetto “Intrecci”.
Dai giovani agli anziani, dai gruppi ai singoli cittadini, dagli studenti alle associazioni: tutta la cittadinanza contribuirà, sotto la guida di personale qualificato del CEAS, alla pulizia, alla cura e alla manutenzione delle aree verdi abbandonate. Verranno inoltre attivate iniziative di valorizzazione, come arricchire gli orti con nuove piante, permettendo così ai cittadini acquisire un senso di maggiore responsabilità e impegno verso una maggiore tutela del bene comune. 

Dalla dimensione locale a quella internazionale.
Per dare ampio respiro alle tematiche fulcro del progetto, quali la sostenibilità e la cura dei beni comuni, Intrecci presenta il primo “Sardegna Design Award”. Il concorso lancerà una call ad artisti, architetti e designer chiamati a progettare arredi urbani sostenibili. I progetti vincitori verranno realizzati e inseriti nelle aree individuate del comune di Masullas.

FASI DEL PROGETTO

Le attività del programma di “Intrecci” potranno subire delle variazioni  in rispetto delle norme anti-covid.

Il progetto prevede attività di tipo teorico e pratico. Nel primo caso avremo incontri pubblici per promuovere il  progetto e i sei incontri con gli alunni dell’Istituto comprensivo di Mogoro, gestiti dal personale del CEAS, focalizzati sul tema del rispetto della natura e della sostenibilità ambientale. Si passerà poi all’attività pratica con l’attivazione dei workshop tematici (tessitura, cestineria, lavorazione del legno, ceramica, ferro e coltelleria). 

I workshop,  condotti da esperti  di settore, unitamente  al CEAS e all’associazione di volontariato Auser Masullas, saranno finalizzati alla trasmissione dei saperi della tradizione sarda e alla loro diffusione nella popolazione. Lo scopo è  introdurre e promuovere un nuovo modello operativo nella realizzazione dei manufatti artistici: più rispetto dell’ambiente, maggior confronto sui materiali, sulle tecniche e sui processi di realizzazione con un occhio di riguardo verso l’utilizzo di materiali da riciclo.

Per una maggiore consapevolezza e coinvolgimento della comunità, nella programmazione di azioni future, i workshop si trasformeranno in luogo di co-progettazione. Saranno, infatti, raccolti i contributi dei partecipanti su iniziative e proposte migliorative verso la riqualificazione delle aree comunali individuate nel progetto. 

Sotto la supervisione del personale CEAS e del Dottore Agronomo, associazioni, alunni e cittadini ripuliranno le aree verdi, mentre i bambini realizzeranno le targhette identificative con materiali recupero. 

Anche il “Sardegna Design Award” rappresenta uno dei punti cardine del progetto, in quanto i progetti vincitori verranno realizzati per diventare arredi da destinare alle aree riqualificate. 

OBIETTIVI

“Se il gioco è l’arte dei bambini, l’arte è il gioco degli adulti”, M. Lai.

Gli interventi nello spazio pubblico diventano campo per una sorta di grande gioco collettivo a cui può partecipare ogni membro della comunità. Lo scopo del gioco è raggiungere una riconciliazione con la storia della nostra terra (attraverso i workshop), con la natura (col recupero delle aree verdi) e dare respiro internazionale alla ricerca di nuove idee per abbellire l’ambiente in cui viviamo (col concorso di design).

“Intrecci” è più di un semplice progetto. Porta dentro se un’ambizione ben più di valore: sensibilizzare i cittadini verso la bellezza. Un pensiero non solo di portata estetica ma un’azione concreta verso la riscrittura degli attuali modelli del vivere sociale, della cura delle proprie città.  Un progetto che vuole promuovere e affermare un metodo innovativo basato sulla progettazione partecipata, la co-progettazione e sull’interdisciplinarietà.

Tra i risultati attesi ci sono: maggiore sensibilizzazione  verso una cultura del vivere sostenibile,  più consapevolezza delle ripercussioni dei cambiamenti climatici aumento delle occasioni di informazione /conoscenza e di confronto, attivare processi e percorsi di coinvolgimento dei cittadini nell’adozione e tutela dei beni pubblici e maggior collaborazione tra i diversi attori protagonisti della vita di un società (istituzioni, privati, società civile, associazioni, scuola e comunità locale).

Intrecciare e tessere nuove esperienze.  I fili sono le persone che lavorando all’unisono secondo un nuovo concetto di comunità attiva. Insieme costruiscono un nuovo spazio fatto dalle persone, per le persone.

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